Page 2 - Festone cinquantenario
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FESTONE CINQUANTENARIO     17 0ttobre 2004

                                               Saluto di Luigi Ceccarelli

            Grazie, di cuore, di essere intervenuti così in gran numero. Ci tenevamo proprio. Più che
            commossi siamo stupiti. Non avremmo mai creduto che per una festa, la nostra, così
            remota, vi foste ricordati di noi ed aveste affrontato la non facile caccia al tesoro per
            arrivare alle Tre Fontane. Sono le sorprese indimenticabili dell'amicizia e di questo,
            ripeto, ne siamo lieti. È, in definitiva, quello che volevamo. Quello di celebrare il
            cinquantenario delle nostre nozze ( le parole "cinquantenario" e "celebrare" sono molto
            grosse ed ingombranti, più adatte  ad eventi nazionali e risorgimentali ) è stato, è un
            pretesto. La nostra volontà, il nostro desiderio, era quello di avervi tutti qui,
            informalmente, per stare in qualche maniera assieme per vedere come siamo ridotti e
            ricordare come eravamo. Operazione forse un po' macabra ma che si può superare senza
            tanti problemi. Con sfrenato ottimismo può essere che siamo meglio e migliori oggi che
            tanti anni fa. In effetti, eccetto rari casi, fra amici ci si vede ormai solo frettolosamente in
            occasione di qualche battesimo, in qualche matrimonio e, sempre più frequentemente e
            tristemente, in numerosi funerali. Uno appresso all'altro. In tutte queste circostanze ci si
            scambiano parole affettuose, ci si promette di vederci più spesso, poi è in verità molto
            difficile e complicato realizzare questi pur desiderati intenti. Oggi è un'eccezione, ed è
            proprio l'occasione di festeggiare, non celebrare, tutti insieme, cinquant'anni del nostro
            matrimonio. Noi, ovviamente, insieme a voi. Quelli che ci conoscono da una vita e
            quegli altri il cui rapporto di amicizia è nato in questi fatidici cinquant'anni. Un ricordo
            affettuoso diamo a quanti non ci sono più: le care figure paterne e materne e tantissimi
            amici perduti in questo lungo tempo. Ma tutti sempre vivi e presenti, nel nostro cuore,
            sono fra noi, non c'è nessun dubbio. È un pensiero che abbiamo voluto esprimere
            perché lo sentiamo intimamente, sicuri della vostra comprensione. Ma non è il caso e
            sarebbe certamente fuori luogo abbandonarci a malinconie, a rimpianti e a tristezze.
            Quella di oggi è, lo vedrete, è un festone, così, alla buona, un po' sgangherato, molto
            rimediato, un baraccone scassato, una specie di Hellzapoppin dove ogni cosa pensata con
            normale criterio non riesce, dando luogo, viceversa, ad un impensato successo e ad uno
            spettacolo un po' folle, al di fuori della legge del buonsenso. Ci auguriamo proprio che
            possa essere così. Bando quindi ai confetti d'oro, d'altro canto costosissimi e deleteri per
            i nostri poveri denti, poco da mangiare ( sempre in attesa di un'altra irripetibile
            moltiplicazione dei pani; magari solo questi, perché i pesci di pomeriggio proprio non
            vanno. Pensate la gioia, il divertimento generale se questo miracolo potesse accadere. )
            Insomma ci pare giusto di poter affermare che queste sono nozze d'oro coi fichi secchi.
            Li troverete sul serio, pochi ma simbolici, nel buffet. E ci farà piacere se tutti voi durante
            e alla fine di quest'incontro poteste dire:" ma chi glielo ha fatto fare a Luigi e Letizia di
            avventurarsi in questo modo per la loro ricorrenza? Però in definitiva, siamo stati bene,
            ci siamo divertiti in maniera strana e poi, quel che più conta, seguitiamo a volergli bene."
            Comunque vada, ci rimettiamo al vostro buon cuore. Grazie.
            Ha inizio ora un piccolo intrattenimento. A condurlo sarà Marcello Teodonio, che ha
            accettato, crediamo, solo, con la forza dell'amicizia. Marcello è primaria personalità negli
            studi, nella saggistica e nella letteratura italiana e profondo conoscitore della poesia di
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