Page 3 - Su Prima colazione
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Nel libro -così piacevole- del mio amico Mario, dedicato alla prima colazione, ci sono tante
voci: quelle dei sapienti scienziati ( medici, nutrizionisti, psichiatri eccetera) quelle di uomini e donne di
cultura (saggisti, giornalisti, storici, esperti di cinema eccetera) e tutte ci dicono cose sapienti,
interessanti o curiose.
Ma, in tema di curiosità, credo di aver scovato una chicca sensazionale.
In “Meditare in Occidente”, trasmissione di Radio III del 2004, ( un corso di “mistica laica”
dove per “mistica” s’intende l’incontro della mente umana con l’ “altamente significativo” e per “laica”
l’assenza di qualsiasi implicazione religiosa), la sesta ora viene dedicata all’opportunità e alla possibilità
di trasformare i momenti della nostra giornata normale in momenti meditativi, con sommo vantaggio
della nostra psiche e della nostra felicità esistenziale.
Non si tratta di una cazzata. Sono i suggerimenti utili, alcuni decisamente preziosi, altri molti
divertenti, che il professor Luigi LOMBARDI VALLAURI, professore universitario di filosofia del
diritto e di non so quante altre branche di filosofie dà ai suoi allievi meditanti.
Il terzo momento dei diciassette che sono presi in esame nel “modello di giornata meditativa” è
dedicato, appunto, alla Prima Colazione. Gli viene dato notevole rilievo.
Cercherò di riassumere le cose essenziali.
Prima di tutto la preparazione. Si possono scegliere tre vie per questa semplice operazione .
La prima è quella della vigile consapevolezza (vipassana), cioè rendere i miei gesti non
abitudinari, sciatti, automatici ma rallentarli dandogli una certa attenzione e dignità. (In questo caso
sarebbe meglio evitare di andare in cucina in ciabatte e vestaglia ma scegliere un adeguato
abbigliamento).
La seconda via suggerita è la via tantrica. Quella che preferisco. Si tratta di erotizzare, danzare la
preparazione del caffè, spostandosi dal rubinetto dell’acqua al fornello del gas a balzi, o meglio ancora
danzando. Posso scegliere di essere vestito come voglio, magari da Rambo o con un tanga, ma meglio
ancora nudo sotto un peplo bianco filettato d’oro, immaginando che il pavimento siano le doghe
stagionate del Madison Square Garden mentre sopra di me brillano le luci della ribalta mentre penso “
Io sono un ballerino cosmico che prepara la sua prima colazione”. Il balletto si chiama “Prima
Colazione”. La musica un valzerino delizioso.
La terza via e quella della cosmicizzazione. Si può fare astronomia terrestre. Immaginare di
guardare la cucina dallo spazio e pensare . “Io sono un viaggiatore cosmico e vedo che su un pianeta
fortunato ci sono cucine dove è possibile preparare il caffè. C’E’ PREPARAZIONE DI PRIME
COLAZIONI NELL’ UNIVERSO.
Qualsiasi via si voglia adottare è bene scegliere la musica adatta.
Si può trasformare, la cucina, non dico in un tempio del piacere, ma almeno in un tempio della
contemplazione esaltante. Ancora di più questo accade quando si mangia la prima colazione, quando si
portano alla bocca “fette di pane di frumento, coperte di burro di bovino e di marmellata di rosa
canina”, allora, nel momento in cui la beatitudine gustativa colpisce i miei sensori (come la famosa
madeleine di Proust) potrò finalmente RISALIRE ALLA BEATITUDINE SUPREMA.
Penso che i suggerimenti del professor Lombardi Vallauri possano essere utili a me e a voi.
Grazie
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