Page 11 - Note di diario
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Giovedì 10 luglio – s. Felicita m.
            “Forse si offenderà” aveva detto il più cauto. “Non mi pare sia il caso” aveva aggiunto il
            più timoroso. “Proviamo, vediamo un po’ ” aveva dichiarato il più audace. Queste le
            frasi dei più alti dirigenti della celebrata fabbrica di automobili. Era il caso o no di offrire
            una vettura in omaggio al Presidente della Repubblica latina americana in visita in Italia?
            E  allora  quella  mattina  erano  state  poste  nel  piazzale  antistante  la  Direzione  tre
            automobili, una rossa, una bianca e un’altra verde a simboleggiare i colori della bandiera
            del Presidente straniero. Il foltissimo gruppo dei visitatori si avviava verso le tre auto
            lucide e fiammeggianti e allineate una all’altra:
            “I vincoli di sangue e di cultura e, se mi consente, Signor Presidente, di amicizia che
            legano i nostri due popoli….” Aveva appena cominciato il più alto in grado aziendale,
            indicando le vetture, quando l’illustre ospite si fermò e con lui il gruppo, guardò
            lungamente gli occhi impacciati dell’accompagnatore e con voce ferma e fiduciosa
            dichiarò. “Si,  QUELLA VERDE, MA A QUATTRO SPORTELLI”


            Venerdì 11 luglio – s. Pio I papa
            Non mi piace mangiare la lingua perché mi sembra di baciare un bue.




            Sabato 12 luglio – s. Felice mart.
            Sono sicuro che il robustissimo uomo a torso nudo che vediamo sempre di nuca e che
            scolpisce la parola PLASMON su di una colonna, è strabico.


            Domenica 13 luglio – s. Anacleto p.
            Il Terminillo, quella domenica lontana, sembrava la ritirata di Russia.
            La strada, che dal piazzale dei posteggi portava ai campi, era percorsa da una moltitudine
            di sciatori straccioni e semplici pedoni che sul ciglio, uno dietro l’altro, incespicavano
            sulla neve sporca, cadevano, e faticosamente si rialzavano, venivano mitragliati, colpiti in
            faccia e sui poveri vestiti da vistosi e taglienti schizzi di fango gelato ad ogni veloce e
            disordinato passaggio delle auto.


            Lunedì 14 luglio – s. Bonaventura
            Se dovessero fucilarmi, invece dell’ultima sigaretta, in punto di morte chiederei un
            bicchier d’acqua.













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