Page 4 - Raccontiamoci Roma
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venne abrogato. Ma l'ardito atto fu ricordato già due anni dopo, nel 1851, dal nobile milanese Pompeo
            Litta  reduce  dalle  battaglie  romane,  che  commissionò  una  scultura  a  Giovanni  Strazza  che  l'intitolò
            L'Audace.  Non potevano  esserci  altri  titoli.  È  posta  nell'atrio  del  settecentesco  palazzo  Litta,  ora  di
            proprietà delle Ferrovie Italiane e sembra un'illustrazione per un libro di lettura per i fanciulli italiani di
            fine  Ottocento.  Con  il senso  realistico della scultura  di  quell'epoca, Righetto,  a  torso  nudo,  è  colto
            nell'atto di strappare con la mano sinistra una bomba; alla sua base sono rappresentati un cagnolino e
            una  trombetta.  Righetto  e  la  sua  statua  sono  il  simbolo  di  una  figura  che  mancava  nell'epica
            risorgimentale romana, un personaggio dell'immaginario popolare come il balilla genovese e il gavroche
            parigino. I Romanisti Mario Bosi e Fabrizio Maria Apollonj Ghetti si adoperarono già da tanti anni
            perché la statua fosse collocata a Roma. Non ci fu verso. Un gruppo di appassionati studiosi delle sue
            gesta,  gli  "  Amici  di  Righetto"  tra  cui  Giorgio  Carpaneto  e  Roberto  Bruni,  hanno  recentemente
            provveduto a far riprodurre una copia della statua, che sarà collocata a Villa Pamphilj e hanno istituito
            un" Premio Righetto" indirizzato alle scuole di Roma.
            =Aneddoti, storie, curiosità e fantasie, illustratissimo, intorno ai leggendari personaggi ed avvenimenti
            storici è un libro su Ponte Milvio-Ponte di Roma a cura di Enzo Abbati, per conto dell' " Associazione
            Culturale La Giustiniana". Insomma Ponte Milvio e Ponte Mollo, dalle origini al recente restauro della
            torretta di Valadier. In quest'occasione di risanamento venne ordinata una mostra e nacque poco dopo
            l'idea di editare questo libro con la collaborazione del XX Municipio e di volenterosi cittadini. Un atto
            di amore verso il loro Ponte.
            =Narrativa:  molti  thriller  storici dopo e  durante  lo  straordinario  successo  de Il codice di Leonardo.  In
            libreria anche alcuni riguardanti Roma: ambientato nell'800 Il mistero della locanda Serny di Marco Fabio
            Apolloni (degli Antiquari ma studioso d'arte ) da Mondadori, la trama prende spunto dalla veramente
            esistente locanda a piazza di Spagna; poi, un po' a ruota libera appaiono Sthendal, Goethe, Gogol ….in
            breve i soliti stranieri a Roma nel famoso Grand Tour. Tutto dentro trame gialle
            Altro thriller stavolta cinquecentesco con Leonardo da Vinci nelle di uno Sheerlock Holmes è I sette
            delitti  di  Roma:  una  serie  di  svariati  orribili  e  truculenti  omicidi  in  una  Roma,  ovviamente  buia  e
            pittorescamente cappa e spada, prima del Sacco. Leonardo anche se malvisto dagli ambienti della Curia
            di Leone X, aiutato da un impavido giovane medico, scopre e risolve un complicato complotto misto di
            politica, eresie, vendette, colpi di scena. L'autore è un francese, ricercatore di Storia, Guillome Prevost.
            L'edizione è Sellerio. Per le Feste, sempre da Mondadori, è pronto, sempre di Dan Brown, quello del
            Codice di Leonardo, sempre un thriller storico che stavolta è ambientato a Roma, ai giorni nostri. Il titolo
            è Angeli e Demoni:, una storia gialla, con logge e sette segrete, templari, Vaticano, esoterismo e uccisioni.
            Un giallo contemporaneo, tra Peyrefitte e Ken Follet.
            =Un Convegno internazionale di studi ha celebrato i 10 anni del Centro Studi G.G. Belli. Tre giorni di
            lavori, trenta relazioni, tre sedi per lo svolgimento dei lavori. Tanto appassionato pubblico, sacrosanta
            ufficialità per l'avvenimento, promesse  del   Sindaco  Veltroni  perché  siano  posti i busti di  Belli  e  di
            Trilussa  nella  Protomoteca  capitolina.  Come  in  tutti  i  Convegni,  Congressi,  Tavole  Rotonde  alcune
            relazioni  e  interventi  sono  apparsi  molto  interessanti  e  di  rilievo.  Altre  viceversa,  di  una  noia
            indescrivibile. Attendiamo la pubblicazione degli Atti per poter cambiare questo inclemente giudizio
            con una serena lettura lontani da quei ricordi scolastici dove  alcune  lezioni non  erano  altro  che  un
            ossessionante e ininterrotto brusio senza senso e non si vedeva l'ora di tornarsene a casa.
            =Visita del Presidente della Regione Lazio Francesco Storace al Caffè Greco durante la riunione del
            Gruppo del 30 novembre scorso. Chiarissima esposizione del nostro Presidente Delpino sui tanti temi e
            problemi di Roma che ci stanno a cuore. Risposte equilibrate e abbastanza promettenti da parte del
            Presidente Storace. Consegna ai Romanisti convenuti di un bel libro strenna ( quelli tipici di fine d'anno
            ) coedito dalla Regione e dal nostro Gruppo sulle belle dame del 6 e 700 nei dipinti delle quadrerie nelle
            dimore avite dei Massimo, Chigi, Colonna, Doria Pampihilj. Il lavoro, in ogni dove elaboratissimo, è
            curato da Tomaso di Carpegna Falconieri e dalla nostra brava Carla Benocci; molto, ma molto più bella
            delle  numerosissime  e  principesche  mammozie  d'epoca.  W  Carla  Benocci  e  le  nostre  belle
            contemporanee. Dame e non dame.
            =Fino al 29 febbraio 2005 c'è al Museo di Roma in Trastevere la Mostra-Spettacolo La Roma del Luce. È
            appunto l'Istituto Luce che attraverso i documentari del suo prezioso Archivio e fotografie tratte dai


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