Page 8 - Su Teodonio
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romano.Dopo due o tre tornate, per un'ovvia necessaria
completezza degli incontri vengono giustamente proiettate alcune
immagini di film in rapporto ai testi letterari stessi. Questa sessione
cinematografica è curata dall'intelligente bravura di Cesarina Titti
Vighy che ha la capacità di commentare con innovata freschezza e
originale comprensibilità gli spezzoni dei film. Anche qui, nei tè
letterari del Vittoria, si vede quale sia l'ingegnosità di Marcello come
imprenditore di spettacoli cultural-teatrali. Lo spettacolo è all'ottava
edizione con il consueto esito favorevole.
" Io nacqui a Roma di parenti romani " scrive di se stesso Belli.
Nonostante la formazione fortemente romana ( scuole
all'Apollinare, famiglia numerosa con il bravo e romano pater
familias Professor Tommaso, illustre pediatra di tanti ragazzini
romani di almeno due generazioni ) Marcello è un romano anomalo.
La memorabile dichiarazione d'intenti belliana non lo riguarda.
Sentite un po': Tutta la mi' passione, Sarvatore, / sarebbe quella de nun fa'
mai gnente…Non far mai niente ? Chi ? Marcello non può non far
niente. Fa il romano, è romano appunto in maniera atipica. Troppo
lavoro, tanto dinamismo che starebbe stretto anche ad uno
stakanovista. Io ricordo di averlo visto soltanto un paio di volte
raggiantemente romano: durante una commemorazione di suo padre
nella chiesa di S. Marcello al Corso mentre diceva commosse parole
di ricordo e nel giorno del matrimonio della bellissima e cara figlia
Valeria. Poi tra di noi, fortunatamente e spesso, lo vedo farsi delle
sonore risate cinquecentesche.
Potrebbero bastare le iniziative cui ho accennato, e sottolineo,
iniziative tutte portate a termine, per capire quale sia l'altra faccia di
Marcello e la sua carica di promotore ed esecutore di progetti
culturali. Se non bastasse, ma a questo punto credo che sia il caso di
dire che basta, resta solo da elencare molto rapidamente qualche
altra cosetta che fa il nostro indefesso ed instancabile amico: tiene
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