Page 20 - AFA - Antologia sull'insopportabile caldo romano
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La sera tutti a prendere il gelato da:

                           “Pignotti” a via Cola di Rienzo,
                           “Ai  tre  scalini”  a piazza Navona; c’è il  “Tartufo”, novità di cioccolato

                           gelato con la ciliegina all’interno,
                           “Ai due froci” (o “Ai due frocetti”) in via di villa S. Filippo, ai Parioli,

                           gelati di tutte le specie, anche “ai frutti di bosco”,
                           da “Zi’ Elena” detta la “Zinnona”, a piazza del Mercato di Testaccio,

                           al “Grande Italia” con l’orchestrina a piazza Esedra; atmosfera piccolo-
                           borghese; musiche di operette, canzoni napoletane, poche quelle

                           romanesche: non sono chic.
                           Cono gelato dovunque, anche al bar d’angolo.

                           Coloratissime grattachecche sui lungotevere, odore di piscia di cavallo,

                           militari in libera uscita, donne di servizio, portieri di case vicine deserte
                           dai padroni in villeggiatura,  Cocomerai con lumi ad acetilene. Passaggio

                           di tram semivuoti



                           agosto 1957- Apre, il primo a Roma, il cinema “Metro Drive In“ sulla Cristoforo
                           Colombo.

                           (Dai giornali)


                           agosto 1967- Si tenta di sfuggire al caldo torrido assistendo alle evoluzioni dei delfini

                           Broc e Liz.
                           (Dai giornali)



                           Bagni proibiti:

                           11 luglio 1970- Il sindaco di Roma Clelio Darida sfida l’inquinamento e si butta a
                           mare nelle acque di Tor Vajanica.

                           22 agosto 1979- Dopo un bagno a Tevere muore per leptospirosi Gianni Beffardi,
                           regista e produttorecinematografico, genero di Totò.

                           (Dai giornali)
                           AI PALLIDI LE STANZE DEL POTERE

                                  (Titolo dell’articolo di Guido Ceronetti, scrittore,
                                  “La Stampa, Torino, 6 luglio 1996)

                           E’ una sfortuna avere una capitale dove il caldo umido ebbe sempre un ruolo nel
                           renderla viziosa, o nell’esprimerne la viziosità...



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