Page 24 - Il mito popolare di Cola Di Rienzo
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un’edizione  sonora,  distribuita  nelle  scuole  elementari  e  nelle  sale  parrocchiali  come

                   supplemento  alle  lezioni  di  storia.  Invece  il  film  di  Laurenti-Rosa  è  la  copia  di  quello  di

                   Gaido e infatti sorgono subito prevedibili polemiche (concorrenza sleale, priorità di titolo e

                   di programmazione che danno luogo a diffide, accuse di plagio e ad altri disdicevoli litigi).

                   Ebbe  la  peggio  la  pellicola  di  Laurenti-Rosa  anche  perché  il  regista  era  precedentemente

                   incappato in un analogo impiccio con un film su Garibaldi di cui aveva copiato il titolo ad un

                   altro. Ma lasciando da parte queste storie, vere e proprie beghe, nel caso dei due I Martiri

                   d'Italia, più che una presenza è una citazione nel mare magnum delle maestose glorie patrie.

                   Un caso abbastanza simile a quello di Storia nostra che abbiamo già veduto. Insomma, Cola
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                   peggio solo, che ben accompagnato  .
                         Mi dice il caro amico Giovanni Gigliozzi, per tanti anni attivissimo alla RAI, che alla

                   fine degli anni ‘50 venne dedicata a Cola una puntata del programma La radio per le scuole:

                   si  tratta,  ovviamente,  di  una  trasmissione  di  piccole  storie  e  aneddoti  su  personaggi  del

                   passato.  Nostalgia  delle  voci  di  Ubaldo  Lay,  Nella  Bonora,  Giotto  Tempestini,  Gemma

                   Griarotti...

                         Un  curioso  ed  insolito pastiche  su  Cola  di  Rienzo  compare  nel 1997  a Genzano di
                   Roma.  E’  una  commedia  musicale  in tre  atti  e  un  prologo  di  Pino  Bevilacqua,  poliedrico

                   personaggio,  professore  di  disegno  ma  anche  appassionato  della  storia  e  delle  tradizioni

                   popolari dei Castelli Romani, poeta dialettale, autore teatrale. Due anni prima ha scritto una

                   commedia musicale su Che Guevara e ne sta preparando un’altra su Ciceruacchio ma quella

                   su  Cola  l’ha  covata per  anni,  precisamente  dal  1979.  Genzano  ha  una  forte  tinta  laica, di

                   sapore repubblicano-storico, cosicché le vicende del tribuno romano stanno molto a cuore

                   all’autore.  Un  numeroso  gruppo  di  amici,  che  costituisce  la  classe  colta  ed  erudita  della

                   cittadina,  mette  su  una  compagnia  teatrale  che,  con  amabile  autoironia,  si  chiamerà  “Gli

                   Improvvisati”. Ci sono tutti: volenterosi intellettuali locali, giornalisti corrispondenti, poeti,


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                         Le notizie sui vari film sono tratte da:
                      Aldo     Bernardini        (con      la    collaborazione         di     Vittorio
                   Martinelli),  Il  cinema  muto  italiano  ­  I  film  dei  primi  anni,
                   1910,  Roma  Nuova  ERI  ­  Centro  Sperimentale  di  Cinematografia,
                   1996, pag. 96­97.
                      Aldo Bernardini­Vittorio Martinelli, Il cinema muto italiano ­
                   I  film  degli  anni  d'oro,  1911,  Roma,  Centro  Sperimentale  di
                   Cinematografia ­ Nuova ERI, 1995, pag. 106­107.
                      Vittorio  Martinelli,  Il  cinema  muto  italiano  ­  I  film  degli
                   anni      venti,      1924­1931,        Roma,      Centro       Sperimentale        di
                   Cinematografia ­ Nuova ERI, 1996, pag. 184­189.
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