Page 3 - Quando il voto era una novità
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                     mezzogiorno al Gianicolo. Sul mitico vecchio obice, cimelio di una guerra vittoriosa, gli sfollati

                     asciugano i loro panni al sole. Le nicchie archeologiche del Foro Romano, delle Terme di Caracalla

                     e di Traiano diventano arrangiate case piene di disperati senza alloggio.

                             Vittorio  De  Sica  gira  "Sciuscià"  che  rispecchia  la  dolorosa  realtà  romana  del

                     dopoguerra; i De Filippo recitano al  Quirino "Napoli milionaria" tragicommedia sull'analogo

                     periodo napoletano. Viene inaugurato il concorso sui pronostici delle partite di calcio all'insegna

                     della SISAL. C'è qualche fortunato milionario in tanto disperato sfacelo. I risultati si sanno in

                     Galleria Colonna.

                             Il  18  febbraio  in  S.Pietro,  in  un  solenne  Concistoro,  vengono  proclamati  32  nuovi
                     cardinali. Continuità e imperturbabilità della Chiesa di Roma. Incenso e tradizionale sfarzo nella

                     Basilica vaticana.

                             Bene o male, rapidamente o lentamente, comincia la ricostruzione del Paese. C'è di sicuro

                     tanta buona volontà insieme alla prospettiva di star meglio specialmente ora che la guerra è finita

                     ed  è  arrivata  finalmente  la  libertà.  La  gente  viene  sostenuta  da  speranzosi  messaggi

                     d'incoraggiamento. Il ciclismo è lo sport più popolare e allora il Giro d'Italia viene chiamato "Il

                     Giro  d'Italia  della  Rinascita";  un  cinegiornale  d'attualità,  "La  Settimana  INCOM"  che
                     sostituisce l'ormai soppresso e fascista "Film LUCE" fa precedere i suoi filmati con il roboante

                     motto "L'Aurora della Rinascita"; come in un'organizzata campagna pubblicitaria, gli italiani

                     vengono esortati ad aderire al "Prestito nazionale della Ricostruzione".

                             Inizia a questo punto l'intricato cammino della vita democratica italiana.

                             Si preparano le prime elezioni e si tratta di elezioni amministrative di settecento comuni,

                     compresi alcuni in provincia di Roma. Hanno luogo il 10 marzo del 1946, dopo circa vent'anni di

                     regime totalitario. Ma queste votazioni non sono altro che la prova generale di quelle, tanto discusse

                     ed attese, che verranno effettuate domenica 2 e lunedì 3 giugno per il referendum istituzionale e per

                     l'elezionedell'Assemblea Costituente.
                             Nel personale lessico dei novelli elettori compaiono termini e concetti nuovi che suscitano

                     timori e perplessità e che attendono delucidazioni. Alcuni, anche se nuovi, sono comprensibilissimi,

                     altri  rimarranno  per  anni  avvolti  nel  più  profondo  mistero  elettorale:  matita  copiativa,  urna,

                     cabina, capolista, collegio elettorale, voti attivi e passivi, suffragio ristretto, doppio turno, elezioni






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