Page 5 - Quando il voto era una novità
P. 5
4
limpidi). "Quanta carta! Quanta colla!" titolava Il Messaggero riferendo la leggenda
metropolitana che voleva i maritozzi scomparsi perché la farina serviva alla colla dei
manifesti. Che tanti dovevano essere per forza se le liste a Roma erano 27 con un
totale di 581 candidati. Partiti rinati, partiti neonati, partiti nati morti; su alcuni
l'ombra pesante della guerra (Partito del Reduce Italiano, Unione Nazionale
Sinistrati di Guerra, Movimento Nazionale per la Ricostruzione). Candidati nuovi,
meno noti, sconosciuti. Con un'altra novità nella novità: le donne, le donne che
votano e possono essere votate. Per la verità non sono tante le candidate, 42 su 581,
percentuale che del resto non aumenterà di molto neanche negli anni seguenti. La
DC, cautamente, ne mette in lista una sola, destinata però a una notevole carriera,
Angela Cingolani Guidi. Al suo nome, anche se miniaturizzato nella grazia plebea
del diminuitivo, diceva di essersi ispirato Luigi Zampa per il suo film L'onorevole
Angelina, storia di un'energica borgatara (la scatenata Anna Magnani) eletta deputato
a furor di popolo ma indotta dai raggiri dei trafficanti della politica ad abbandonare
la sua carica pubblica. Persino i comunisti, tra le cui file le donne si sono meritate i
gradi sul campo, ne candidano solo 5, a Roma. In questo panorama di separatezza,
non poteva mancare la lista di tutte donne, quella della Confederazione Generale
Femminile Italiana del Lavoro, simbolo il fuso con la rocca. "Tutte donne meno io",
come diceva Macario, perché il capolista, quello che caso mai veniva eletto, risultava
essere un certo Fresu Michelino fu Giovanni, nato a Berchidda: inequivocabilmente,
un uomo.
COMIZI E CAPANNELLI
La prima campagna elettorale di Roma democratica non era fatta solo con
carta e colla. Certo l'occhio voleva, e aveva, la sua parte ma anche l'orecchio veniva
abbondantemente soddisfatto.
L'era dei grandi comizi cominciava con una spontanea spartizione delle
piazze. Cancellato il ricordo dei Primi Maggio fine secolo all'Orto Botanico, presso
4