Page 41 - Genta a Roma
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Roberto Rossellini ("Lei viveva nell’ossessione che lui non mi pagasse i conti"), Liz Taylor ("Più
era straziata più cercava la ridondanza"), Evita Peron ("Una donna elegante forse per i parametri
sudamericani. Anche d’estate voleva una stola di pelliccia perché non sapeva mai dove mettere le
mani. ").
Verso il 1980 l’atelier acquista sempre più caratteristiche industriali anche per l’impegno e
le innovazioni organizzative dovute al prediletto figlio Raniero che però scompare
prematuramente nel 1993. L’azienda è ormai tra le prime nell’Alta Moda internazionale. Nel
rinnovare la griffe, viene lanciato nel 1997 anche il profumo Gattinoni ma quel che conta lo stile
inintaccabile, immutabile, il rapporto costante con le belle protagoniste dello spettacolo (Sabrina
Ferilli, Valeria Marini).
Fino all’ultimo giorno, vecchissima, minuta ed elegante, in pantaloni e maglietta nera, è
nel suo atelier a lavorare come negli anni freschi, per creare eleganza, classe, stile.
Poi la morte e l’estremo omaggio: in suo nome nasce una Fondazione che conserverà le
creazioni storiche per Maria José di Savoia, Ingrid Bergman, Anna Magnani, Audrey Hepburn e
gli arredi di pregio dell’atelier di via Toscana e abiti personali.
Il sindaco di Roma Veltroni dispone che la camera ardente sia allestita nella Sala della
Protomoteca in Campidoglio. Fernanda Gattinoni avrà presto anche l’onore di avere una strada
dedicata al suo nome.
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