Page 47 - Genta a Roma
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GRECO CARMELO Mattoide entusiasta
Innanzi tutto, prima il cognome, poi il nome: Greco Carmelo, non Carmelo Greco. La
scelta, evidentemente, in intenzionale burocratese, vuole sottolineare lo stile ufficiale dell’identità,
quello che si adopera sotto le armi, nella scuola, nei rogiti, nella Giustizia, insomma in tutti gli atti
importanti. La firma Greco Carmelo è più autorevole che quella di Carmelo Greco, colloquiale e
qualunque. E di firme il signor Greco ne mette tante, su tutti i suoi documenti, scritti, pensieri,
dichiarazioni, lettere, affermazioni, desideri che egli poi distribuisce, senza nulla chiedere, a chi
incontra per strada, a chi gli pare e piace, a chi gli è simpatico. Tutti questi componimenti sono
stampati su cartoline o su volantini; la loro diffusione viene effettuata a mano personalmente
dall’autore ed avviene verso la tarda mattinata nel centro elegante di Roma Anche l’artefice degli
scritti vuol figurare elegante: indossa uno smoking con un inadatto cappello a cilindro,
un’improbabile sciarpa rosa e un improprio paio di scarpe marroni. Ma lo sconnesso
abbigliamento passa in seconda linea tanto è amabile il modo con cui consegna il suo materiale,
tanto innocente il suo sorriso, gentili le frasi che sussurra, preoccupato solo di non aver arrecato
disturbo allo stupito passante. La meraviglia cresce quando, dopo aver frettolosamente dato
un’occhiata alla carta consegnata, se ne legge il contenuto. Sono frasi, pensieri, massime e
definizioni ingenue, di grande semplicità, di amore verso il prossimo, tutte di utopica speranza,
certamente edificanti:”Se nel mondo ci si volesse più bene, si potrebbe vivere meglio" -
"L’eternità è lunga, non finisce mai " - "Io voglio bene a tutto l’essere umano" -"Mi complimento
con voi per la vostra bellezza e nobiltà; e vi auguro tanta felicità" - "La grandezza è la grandezza".
Al primo cenno di uno sparuto e soltanto educato ringraziamento per aver ricevuto queste
elevate riflessioni, il simpatico pensatore rifila al sempre più stupefatto passante alcuni testi di
lettere da lui precedentemente spedite a persone note e meno note:”Caro Teddy Reno, sei una
brava e buona persona, buono, bello e nobile così anche Rita Pavone. Mi complimento. Ciao. " -
"Caro dottore regista Basile Domenico (Mimmo), mi complimento con Lei è bravissimo, un
grande e bravo regista, una grande brava bella persona e nobile. Mi complimento con cuore.
Ciao. " - "Ricordo Carlo Marx per i suoi scritti (Il Capitale) mi complimento con cuore. " - "Il
professore di lettere e filosofia Scamacci Sergio è una persona di infinita bontà è un tesoro! Io gli
voglio tanto bene e mi ha detto bravo hai un cuore d’oro! E mi ha detto che il mio cervello è
superiore a Marx. Grazie. Tante persone mi dicono che ho un cervello che è un vulcano a tutti
grazie! ".
Sempre con la medesima serenità ed imperturbabile allegria avviene poi la consegna di un
lungo scritto: è il Manifesto, la "Summa" dell’Ideologia, del Programma e dei Princìpi di Greco
Carmelo. L’elaborata esposizione contiene anche un rapido cenno sulla vita e i progetti
dell’autore. "Ho più di cento invenzioni, brevettate e non brevettate, e ci voglio fare una mostra
tutta mia. Io ho inventato come fare i giornali, riviste, libri e altre cose, senza tagliare più gli
alberi. Questa invenzione vale miliardi. E il cavallo con la carrozzella che passando a via dei
Condotti e in tutte le altre vie e non lascia più lo sporco che fa. Io ho la tessera d’inventore
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