Page 69 - Genta a Roma
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ENRICO SANTAMARIA Giornalista e animatore dell’Urbe
(1902-1990)
Era figlio di Pietro Santamaria, uno dei più conosciuti e stimati studiosi di numismatica
che fu, per lunghi anni il valido consulente di Vittorio Emanuele III di Savoia per la famosa
raccolta di monete. Enrico Santamaria fin da giovanetto frequentò la Terza Saletta di Aragno ed
entrò in contatto col gruppo romano dei poeti futuristi (Luciano Folgore, Auro d’Alba ecc.) con i
quali fondò il giornale Roma futurista. Fu poi condirettore di Roma fascista. Appassionato di Roma,
amico di Trilussa, Petrolini e Ceccarius, appartenne tanto ai "Romani della Cisterna" quanto al
"Gruppo dei Romanisti" fin dalle origini. Nel 1927, con il federale dell’Urbe Italo Foschi,
contribuì alla fondazione della "Roma" che per la prima volta partecipò al campionato nazionale
di calcio. L’anno seguente fu tra i promotori del periodico satirico Il Tifone a sostegno dello sport
romano. Fu esponente dell’O.N.D.U. (Opera nazionale del dopolavoro dell’Urbe) e s’interessò
operosamente alle Feste della tradizione romana: cercò di sostenere la già morente Festa di S.
Giovanni, collaborò alla creazione della Festa dell’Uva di Marino e principalmente, nel momento
del grande consenso verso il regime fascista, inventò la Festa de Noantri, che si ancora si tiene in
Trastevere, inserendola nella tradizionale processione della Madonna del Carmine. In occasione
della prima manifestazione fece costruire sul ponte Garibaldi un arco posticcio di trionfo sul cui
frontone era dipinto un cartiglio con questi versicoli:
Trastevere, Trastevere,
brilli di tanta luce
ci hai la Madonna e er Duce
che vegliano su te
Nella notte una mano ignota vergò la risposta su di un muro prospiciente al ponte:
Stanchi di tanta luce
volemo resta' allo scuro
andatevelo a piglià in der culo
Duce, Madonna e Re
Prese parte all’organizzazione del corteo dei costumi italiani in occasione delle nozze del
principe Umberto di Savoia con Maria José del Belgio.
Durante il periodo dell’occupazione tedesca di Roma, Enrico Santamaria fu direttore de Il
Piccolo, quotidiano del pomeriggio e, nel dopoguerra divenne consigliere comunale del M.S.I.
Dagli anni '60 si dedicò all’organizzazione del Sindacato romano della stampa e,
nell’ambito dell’omonima Associazione diede vita con Armando Ravaglioli al prestigioso "Premio
giornalistico internazionale Città di Roma" che prosperò fino al 1992. Fu decano dei giornalisti
parlamentari e consigliere nazionale dell’Ordine.
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